Storia di Capitanata

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Venerdì, 05 Maggio 2017 17:06

I briganti nel Gargano e nell’Appennino dauno: ne parla Francesco Barbaro

Dal 1916 al 1918 nei comuni del Gargano furono centinaia i disertori ed i renitenti alla leva che dissero no alla guerra e si diedero alla macchia nei boschi fra San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e Carpino, diventando così briganti. A parlarne il prof. Francesco Barbaro che, nell’ambito della prossima conferenza organizzata dal Centro di Ricerca e Documentazione – Storia Capitanata, interverrà sul tema “Disertori-briganti nel Gargano e nell’Appennino dauno durante la Grande Guerra”. L’incontro con Barbaro, membro del comitato provinciale di Foggia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, è fissato per martedì 9 maggio 2017 alle ore 18 nella sala conferenze della Biblioteca comunale “Minuziano”, in Largo Sanità a San Severo.
Una storia sconosciuta ai più e custodita dalle carte degli Archivi di Stato di Foggia e di Roma quella del brigantaggio garganico durante gli anni della Grande Guerra. Una vicenda che finì in Parlamento nel dicembre del 1917, grazie alle interrogazioni del deputato Matteo Amicarelli ed anche sulla scrivania di Vittorio Emanuele Orlando, sollecitato nel gennaio del 1918 ad intervenire nella sua qualità di ministro degli interni oltre che di capo del governo da vibranti telegrammi partiti da Foggia e firmati dai deputati Amicarelli e Zaccagnino. Fu così che quaranta squadriglie di carabinieri a cavallo provenienti dalla Sicilia e guidate da un ufficiale, Augusto Battioni setacciarono fra il febbraio e l’aprile del 1918 il Gargano arrestando centinaia di disertori.
L’evento è organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata in collaborazione con il comune di San Severo – Assessorato alla Cultura.

 

 

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